Gel poliuretanico e memoria di forma
Gel poliuretanico e memoria di forma, insieme perché? Ci fantastichi sulle prime poi non resisti all’impulso di cercare su Google il significato di gel poliuretanico pensando di trovare qualche nota anche su memoria di forma.
Digiti e attendi pazientemente (pochi giorni e arriverà la fibra!). Cerchi notizie che lo collochino tra i materiali reperibili sul pianeta terra e non in chissà quale sconosciuta galassia. Non ti stupisci se le uniche informazioni che riesci a scovare in rete portano tutte a Geelli.
Chi? Geelli, un’azienda di Padova che ha deciso di puntare su questo materiale per realizzare oggetti e cose che esaltano le sue qualità. Nel post dedicato a Mauro e Sonia Scapoccin leggerete della passione profusa nella creazione di intere collezioni realizzate in gel poliuretanico. Ma perché il gel poliuretanico? A toccarlo ti restituisce un senso di piacevolezza che staresti delle ore a maneggiarlo quasi fosse un antistress! Un antistress? Questo significa che può sopportare qualunque cosa? Quasi! Il gel poliuretanico presenta caratteristiche di elevata flessibilità e resistenza che consentono agli oggetti massima protezione anche in caso di “shock” estremi, così se un iVasi Tall dovesse cadere, state pur certi che lo shock non intaccherà in alcun modo la sua forma!
Ebbene sì, la caratteristica più significativa è la sua “memoria di forma”. Vuol dire che pensa? Non esattamente ma qualcosa di molto simile dato che le particelle che compongono questo materiale hanno la capacità di ritornare alla stadio precedente all’azione su di esse esercitata. Sembra una roba complicata ma succede davvero! Provare per credere. Siete in ufficio e avete tra le mani il singolare orologio Globe? Provate a stringere con forza. Fatto? Ora allentate la presa. Che forma ha? Geniale ve’?
Last but not least, come direbbe qualcuno, è la capacità del gel di aderire alle superfici a patto però che siano lisce, liscissime e anche di più! Insomma cosa aspettate?